sabato 8 settembre 2007

SINOSSI"IN CONTATTO CON GLI DEI" -

( "Con la coerenza un'anima grande non ha proprio nulla a che fare.")
Una persona incoerente questo scrittore Partenopeo nato a Benevento che si permette di scrivere che egli ha abbandonato il suo"ego" mentre in lui, si evince dalle cose che dice e che fa, - al contrario - un ego sterminato, al limite dell’arroganza; un carisma mastodontico, al limite della prepotenza; un senso di indipendenza atavico, al limite del libertinaggio. Sembra incredibile anche il solo pensarlo, ma nella sua lunga vita ( che pare - secondo lui - debba continuare a lungo), ha dovuto affrontare critiche durissime dai suoi non pochi detrattori, ai quali, a dire il vero, neanche un appassionato ammiratore come me che sono sua amica e "critico" può dare completamente torto. Ma se dovessimo dare ascolto al grande filosofo americano Ralph Waldo Emerson... "Una stolida coerenza è il feticcio delle menti meschine, adorato da piccoli statisti e filosofi e teologi non meno meschini. Con la coerenza un'anima grande non ha proprio nulla a che fare."
E, quindi, neppure questo scrittore!

Chi legge una "sinossi", lo fa per capire subito che tipo di libro si accinge a leggere, perciò essendo questo il primo volume della "trilogia autobiografica" di Mario Moccia di Montemalo, ho pensato bene di presentare lui medesimo, secondo quello da lui stesso descritto nel libro.
Ex giornalista con accredito al Parlamento europeo da dove prese il via il bellissimo progetto a favore della condizione femminile, contrario com'era il Moccia alla ipocrita condiscendenza politica delle "pari opportunità", progetto con il quale il nostro, voleva dimostrare ciò che era sotto gli occhi di tutti, ma che pochi si accorgevano, che la donna non era più quella uscita dalle "prigioni" del Medioevo, ma che aveva le capacità di acculturazione anche di molto superiori all'uomo.Con 36 giri del mondo nelle gambe, oppure nelle ruote delle sue bellissime e potentissime automobili, con l'ausilio delle quali associato ad un fascino da partenopeo dagli occhi penetranti e furbi, aveva concupito migliaia di donne, in ogni luogo del Pianeta. Cina compresa (come leggo nella sua precisa autobiografia, nella quale, a sentire il figlio più grande, mancano i resoconti di molte tra le sue azioni migliori, taciute non per dimenticanza, perché uomo di buona memoria, ma per una modestia che a conoscerlo superficialmente, non gli si accrediterebbe. Avendo conosciuto i Popoli più "strani" e più lontani; Ex mercenario, ex paracadutista, ex un sacco di altre cose più o meno interessanti per chiunque, un ictus in giovane età (48 anni), dev'essere stato una tremenda mazzata. Ma lui no, non si é arreso. E un'altra prova della sua caparbietà e capacità di pensare in grande e continuare a credere che le giornate siano fatte di 50 ore, é espresso proprio nel sito collegato a questo ( http://mariomoccia.blogspot.com ) dove nonostante un'emiplegia e l'età che incombe anche per lui, stà preparando un'operazione che soltanto uno come lui e pochi altri, sono in grado di realizzare; e sì, perché il Moccia, sono pronta a scommettere dopo che ho letto tutti i suoi libri, particolarmente questo primo volume della sua "trilogia autobiografica", non so ancora come, porterà a termine questa meritoria iniziativa, per realizzare la quale, ci vorrebbe un intero governo! Comunque, con questo libro Moccia ha voluto spiegare (all'interno del racconto delle sue vite), ne avrebbe vissute almeno dieci (per l'intensità' delle cose fatte), sempre in buona salute, Che cosa fosse il Bene, ma soprattutto che cosa fosse il Male, che aveva aggredito proprio lui (che non credeva di meritarselo). Doveva esserci sotto qualcosa di più “complesso” che agli uomini era sfuggito, e lui, forte della possibilità che ora aveva, di non avere "nient'altro da fare che stare seduto su di una sedia (a rotelle)", a riflettere sui suoi movimentati trascorsi, ne ha approfittato, per mettere insieme un testo esplicativo, sul perché l'umanità' nasce, vive, e muore, in un certo modo. Per poi rinascere! Però, accortamente, prima di passarmi il testo da leggere, mi disse: “Ti sembrerà un testo profetico, ma non lo è”. Io credo semplicemente di essere, non un uomo, un terrestre, ma “qualcosa” di molto vicino a Dio, ma neppure uno “spirito-folletto” o quant’altro si possa di simile credere: Sono più semplicemente una creatura vivente, animata da un solo grande Amore, da una sola grande Giustizia, da una sola grande Pace, da un solo grande fraterno bene universale. Sono nei confronti del Creatore, quello che gli uomini avrebbero dovuto essere e non sono: “I figli della Sua Fiamma”, L’espressione vivente della sua eterna saggezza, la potenza immortale della sua divina intelligenza Cosmica. E siccome voi siete dei terrestri abituati a credere in altre cose, comincio subito con lo scusarmi con quelli che saranno i miei lettori, Perché quantunque, rispetto il “loro pensiero”, e quella che è la “loro Fede”. Cionondimeno, con questo testo, ho cercato di esporre la mia visione di Dio, secondo le mie conoscenze cosmiche ed esperienze terrestri. In due parole, "capire Dio"! E il titolo da lui dato a questo libro, non é un titolo blasfemo, né da equivocare credendo che lui parli con gli dei. No, il suo "In contatto con gli dei", é spiegato divinamente bene, in modo semplice, anche se in modo "non politicamente corretto", che cosa significa per tutti gli uomini, essere in contatto non con il solo Dio giudaico-cristiano o islamico, ma con tante altre divinità che lui ritiene essere tutte racchiuse nel solo Essere Supremo. Così come per lui é una dea la Pornografia, che farà saltare i bigotti dalla comoda poltrona nella quale si fossero rilassati, credendo di leggere un libro "tranquillo". Ma questo passaggio, molto accortamente, l'editore che é lui medesimo, lo ha immediatamente indicato in un provvidenziale "segnalibro" così che, molto onestamente, com'é quest'autore, ai "pruriginosi" basta leggere quanto vi é scritto su questo "pezzetto di carta", per capire come stanno le cose del sesso, secondo la visione dell'autore. Moccia, non poteva esimersi dal parlarne; ma il suo modo di esporlo non é come si suol dire politically correct.
Voi non potete saperlo, ma questo suo primo volume autobiografico, in origine constava di 5000 pagine. Ridotte su consiglio di molti, a 340 pagine. Ecco anche perché mancano molte delle cose interessanti, della vita del "nostro". Quantunque, da quel che é rimasto di questo libro, si intuisce che la nostra vita non ha una direzione precisa, che indugiamo in una direzione romantica, favolistica, inconcludente, della ricerca iniziatica, e che chiunque di noi, dovrebbe subito rimboccarsi le maniche, per operare alchemicamente nel concreto, per modificare la struttura portante del nostro essere, senza voli di fantasia o chiacchiere da salotto. E senza dover essere per forza pragmatici! Per uno che non era riuscito a diventare “qualcuno” in fama e in soldi, mi sembrava una bella pretesa, di voler insegnare agli altri a vivere! Ma non lasciatevi ingannare da questa mia affermazione, Moccia é stato ricco ben tre volte nella sua complessa vita, e più di una "cicala", ha cantato in tutte le stagioni. Leggendo attentamente questo libro intrigante e complesso nel contempo, che il nostro amico, con questo primo volume della sua "trilogia autobiografica", intendeva sottoporre il lettore, a putrefazione, liquefazione, distillazione, sublimazione, fissazione, non i minerali oppure i vegetali, ne' corpi solidi di qualsiasi genere, ma un'unica sostanza o materia prima, presente in ogni cosa. Creata e veicolata proprio dall'uomo, nella sua forma più complessa, in misura e modalita' diverse. Non essendo gli uomini uguali. Come il minerale, cui il mio amico Mario accostava all'uomo, per raccontarne pregi e difetti (dell'uomo), ovvero: "Il Mercurio"! Come un'antico alchimista. E Mario Moccia di Montemalo,come capirete nel libro, é uno che arriva dall'antichità; e come gli antichi alchimisti ha la capcità di usare le parole che trasmette sulla carta. Insomma, avrete letto un libro convincente! E per concludere questa sinossi, mi voglio servire di una pre-conclusione non mia, ma di una delle sue tante ammiratrici o amica che dir si voglia:Un avvocata, la quale scrive: "L’accostamento simbolico tra la mobilità dell’aria e quella del tempo dona, da una parte, alla scrittura di Mario Moccia di Montemalo – che nel suo dialetto e nelle citazioni latine trova quella flessibilità che manca alle lingue nazionali del monopolio – un tocco costante di struggente dolorosa ebbrezza; dall’altra la felicità di collocarsi al centro del mutamento delle cose. Il compito che si è dato è quello di ascoltare, adattandovi il proprio orecchio, il gran ritmo danzante dell’universo, e cercare di tradurlo. Così nasce la gamma polimorfica e complessa di differenti registri linguistici che caratterizza la sua scrittura, in cui campeggia la tematica della memoria e del ricordo" In definitiva e qui concludo. Timido oppure arrogante, Moccia, con questo libro, con un insegnamento secco, inflessibile, con un tremendo sforzo sono riuscita a capire: “Mario, proprio come un alchimista, mette se stesso e pochi altri che erano in grado di seguirlo, in un vaso allungato, che inizia con un'imboccatura larga ed agevole, per poi diventare un imbuto più stretto e contorto, dove la materia grezza viene compressa, riscaldata, torturata, separata, purificata (come si fa in alchimia per l'appunto)!” Che cosa ne sapeva Mario, che cosa ne poteva capire, e che cosa c’entrava la vita di ciascuno di noi, con quello che Mario ci fa intendere nel libro? Chi é veramente costui? Di sicuro,non é uomo facile da capire...
La sua tecnica (nella scrittura), e' quella di mettere il “candidato all'iniziazione”, in contraddizione con la personalità ancora identificata, di mettere in discussione l'educazione e le certezze di una cultura imposta dalle convenzioni, di portare allo scoperto debolezze e riflessi condizionati, di eliminare l'importanza dell'Ego. In una societa' basata sull'Ego, poi... Io stessa infatti (nel lungo colloquio avuto con lui), mi sono sentita un’iniziata, una che se voleva vivere bene, doveva stare dalla parte sua, capirlo e accettare – capendo - ciò che diceva (e aveva già scritto). Con la mia cultura di psicologa, volevo confutarlo, ma la mia cultura non era sufficiente. Dovevo fare soltanto un massiccio appello al ragionamento. Mario, con quanto aveva scritto, mi stava richiedendo un grande sforzo della mente, dell’anima! Ma che cos’era l’anima? Forse proseguendo nella lettura l’avrei capito, e l'ho capito! Ecco dove voleva portarmi, portarci, Mario! A fare affidamento alla nostra anima e non a quei pochi assurdi concetti che ci sono stati inculcati. E qui si svela anche il mistero dello "strano" titolo.
Secondo la tradizione dei Grandi Misteri Panici (del dio Pan),da dove origina la parola panico, il candidato (l’iniziato), viene fatto passare attraverso esperienze volutamente drammatiche e traumatiche, dove si e' con le spalle al muro, e non si può evitare il vuoto che si spalanca sotto i piedi (come stava accadendo a lui con l'ictus che lo aveva colpito), e come vi accadrà leggendo questo libro. Ma ne vale la pena, perché cadranno le false rappresentazioni della realtà ordinaria, esploderanno i complessi, liberando energie ed intuizioni latenti. Il “volatile” si libererà dal fisso, emergerà dalle tenebre dell'inconscio, il mondo di potere e conoscenza del Mercurio allo stato libero. Ricordo ancora tutte le sue pratiche di vita poco ortodosse che lui aveva descritto nella versione più ampia. Con questo libro (anche ridotto per opportunità di "mercato"), egli non vuole farsi annoverare nell'Olimpo degli scrittori osannati, ma più che altro desidera crearsi un seguito di apprendisti alchimisti per una effettiva comprensione, sia dell’anima, sia della parola solidarietà. Parole che saranno alla base del credo del suo “Sacro” Movimento culturale. Parole delle quali, Mario ne è certo, nessuno ha capito niente! (Leggi attentamente le note indicate a fine libro, per capirne l’assunto)… Dove caduti e dispersi non mancheranno, ma l'importante e' che chi cade o si perde, lo faccia con la certezza di aver fatto parte di coloro che hanno almeno provato a rendere migliore questo Pianeta, e la loro stessa esistenza. Dando un senso al perché esistevano.
Una timida amica!*

* Quello che "timidamente" penso di un libro sconosciuto che diventerà un best seller quando il "mercato" si accorgerà che esiste!

giovedì 2 agosto 2007

SINOSSI: CARLO MAGNO IL CODICE




Volendo epigrafare questo libro, si dovrebbe adottare una variante del celebre sottotitolo dell’Ecce Homo di Nietzsche (un libro per tutti e per nessuno). Essa suonerebbe: un libro per tutti e per ciascuno. Per tutti, perché, come vedremo, è difficile che non ci trovi qualcosa di interessante un vasto pubblico che va dallo specialista di storia alla persona di media cultura – anche in virtù di uno stile ampio, classico, articolato in una prosa godibile e al tempo stesso pensosa.
Moccia ha uno stile letterario godibilissimo perché per niente Politically correct per quanto educato, persino aristocratico, come la sua anima che potrete meglio conoscere nel volume I di questa sua "trilogia autobiografica" IN CONTATTO CON GLI DEI. Per ciascuno, perché è un lavoro che enuncia tesi che tutto possono, meno che lasciare indifferenti, sicché starà a ciascun lettore stabilire un suo rapporto, libero e personalissimo, con i contenuti esposti – anche se a nostro avviso essi, per essere intesi fino in fondo, richiedono un particolare tipo di buoni lettori (per dirla di nuovo con Nietzsche).
Il lavoro ruota attorno ad alcuni nuclei concettuali. Vi è innanzitutto un’analisi storica. In essa, l’autore contesta l’appartenenza dell’Italia alla sua sola dimensione di un qualsiasi territorio, abitato da una moltitudine di Popoli differenti gli uni dagli altri che ne fanno la sua ricchezza antropologica e che vede invece inserita – quasi quale cerniera fra l’Occidente e l’Europa Orientale – nel centro del Continente, in sintesi dinamica e mutevole con il mondo germanico, ma che egli invece, nonostante questo, vedendo proprio l'Italia quale più importante dei Paesi europei, chiama questo Continente geografico, una Nazione, politica! I fatti a supporto di questa interpretazione rimontano indietro nel tempo, fino al Medioevo. Chi però pensasse ad una riedizione del Sacro Romano Impero o dell’Asse, sarebbe completamente fuori strada: il problema è tutt’altro. Potremmo chiamarla una questione di missione, di compito da assolvere nell’equilibrio funzionale dell’evoluzione umana. Da questo punto di vista, i richiami a Carlo Magno, sono espliciti e frequenti.
Il riposizionamento dell’Italia nell’Europa Centrale, quale propaggine aperta al Sud e all’Est, si collega ad una pregevole ricostruzione dei diversi modi che i popoli d’Europa e d’America hanno seguito per diventare nazioni. Moccia asserisce che, in Francia e poi molto di più in Gran Bretagna e negli USA, la strutturazione della comunità ha carattere progressivamente nazionalitario: ossia, la collettività come insieme di interessi concreti, con una crescente ed infine quasi assoluta prevalenza delle forze economiche. Questo spiegherebbe i caratteri, e le politiche, dell’espansione coloniale e in generale della strategia politica di quei paesi – il che, francamente, alla luce degli eventi degli ultimi anni è difficilmente contestabile.
La seconda concezione della nazione è invece quella tipica non del Risorgimento italiano che egli contesta per la triste aggressione al suo Sud ( vedi il III volume della sua "trilogia autobiografica" BRIGANTI A CHI ?! o della Germania, per quest’ultima in modo più nitido e poi sempre più confuso anche in grazia della scarsa intelligenza della classe politica post-bismarckiana, delle politiche degli avversari, e della Prima Guerra Mondiale.Ma non si salva neppure la scarsa politica dei postrisorgimentali che del Sud ne hanno fatto una terra conquistata e solo da sfruttare. Si tratta della nazione quale comunità costituita attorno ad una missione, ad una funzione collettiva da svolgere nella storia del mondo. Non c’è quindi un presupposto etnico o di semplici interessi concreti: la nazione Europa, può avere queste caratteristiche, anzi di solito le ha, ma si qualifica come tale nella tensione creativa che struttura le componenti di base in un compito comune. Il nesso di questo orientamento con la visione carolinga è esplicito e ben chiarito dal Moccia che della visione religiosa, ne fa un punto ferma per ritrovare il rispetto delle radici etiche e morali del Cristianesimo voluto da Carlo Magno, ma in una sua visione più ampia, democratica, aristocratica, di un dialogo interreligioso tra ttte le religioni che inevitabilmente si sono "trasportate" nell'intera Nazione Europa. In modo chiaro e forte, l’autore vede nel Risorgimento italiano ilmodello da non riproporre per il compito epocale dell’Italia nel mondo moderno, così come avvenne per l’impulso falsamente universale che il nostro paese dette con i Comuni, le Repubbliche Marinare ed il Rinascimento. Tutti fenomeni troppo spesso sopravvalutati, o ridotti ad una dimensione artistica e culturale, senza vederne le implicazioni per l’intero sviluppo dell’umanità: genesi addirittura della modernità quale l’abbiamo sotto gli occhi (nei suoi aspetti migliori).
A parere del Moccia, la missione dell’Italia maestra di vita, Dà al nostro popolo il compito di elaborare una forma di organizzazione sociale realmente moderna.
L'autore (che invita il lettore a farsi una sua più precisa opinione delle sue elucubrazioni).

SINOSSI: BRIGANTI A CHI?!



Briganti a chi!? e' un serio tentativo di riportarvi le vicende storiche, diversamente da come ce le ammanniscono a scuola già nei primi anni dell'istruzione di noi italiani "uniti"dove i nostri figli meridionali, come minimo vengono tacciati in modo dispregiativo con l'epiteto di "terroni" quando non si va più sul pesante come il termine di "briganti" di storica memoria, o poveracci. Pertanto, questa timida revisione della Storia dell'Unità d'Italia non é altro che una storia degna di essere scritta per chi non sa e per chi nemmeno dubita! Un antichissimo nobile della storia di Roma, di Cartagine e di tutte le vicende del Sacro Romano Impero e dell'Impero Bizantino, alla ricerca dei trascorsi della sua famiglia, una tra le più antiche d'Italia, anche se non famosa se non tra i nobili del Regno delle Due Sicilie, non é tenuto a dare le sue credenziali di ricercatore: Se é un curioso acculturato ed ha un minimo di esperienza tecnica, il lettore gli riconoscerà almeno la virtù della pazienza e della obbiettività, e la discussione dei risultati mobiliterà almeno, soltanto gli eruditi, se questi sono onesti.Briganti a chi!?, invece, deve esibire altri titoli, oltre la propria competenza. l'autore deve innanzitutto, dire da che parte sta, come la pensa e di che cosa va in cerca.
Ciò che scrive sull'Unità d'Italia ha un significato che precorre il suo stesso lavoro: si tratta della sua opinione, ossia una forma di giudizio che per Roma o Cartagine non é richiesta, ma che per Cavour o Vittorio Emanuele II, e soprattutto Garibaldi, é indispensabile.
La dica quest'ipinione e tutto sarà detto! Eccolo definito unitario o borbonico, giacobino o sanfedista, progressista o conservatore, di sinistra o di destra, storico ufficiale o revisionista... ecco che grazie a queste parole d'ordine, la sua storia avrà un significato, una collocazione, un titolo di legittimità, un valore! Infatti, il nostro autore é un'aristocratico prenapoleonico, ed é per la Rifondazione del Sacro Romano Impero contro l'utopia liberista (del libero mercato)!
L'interpretazione storica é sempre un pò sospetta, e la storia scritta é sempre una storia... della storia. E' sempre il risultato di un rapporto tra presente e passato, instabile per eccellenza.
E' sempre l'incontro fra le caratteristiche spirituali del ricercatore e l'immenso campo delle loro radici storiche...
Anch'io ho scritto di quella storia, e la storia é come la verità, e la verità non é altro che la ricerca della verità. Io e l'Autore, abbiamo ricercato la verità nei fatti. Quelli veramente accaduti, prove alla mano! E la mostra fotografica sul "brigantaggio" che ne segue la pubblica presentazione, é un'ulteriore prova di verità.
L'editore

MOSTRA CULTOUR SPONSOR (un main sponsor da 5milioni di euro)

Egregi signori,
chiediamo venia per questo tedio, ma, il materiale qui accluso, riveste un’importanza capillare riguardo quello che rappresenta il motivo per cui vi “disturbiamo”, pertanto, questa lettera di presentazione, sarà breve, non perché non abbiamo niente da dirvi, dacché gli aspetti importanti del motivo di questo “fastidio”, sono esaustivamente indicati nel più importante – e probante – materiale allegato, al quale, vorremmo dedicaste la vostra attenzione professionale, certi noi che non vi faremo perdere del tempo. Ed è per quest’ultimo, importante motivo, che chiudiamo la presente, per rimandarvi a quel materiale, nel quale scoprirete la possibilità di poter fare parte del più bello e utile progetto socio-culturale, pensato per il bene dell’umanità, riscoprendo la Storia. Ma non dei capricci dei propri uomini, bensì rimettendo in gioco la loro anima! Soprattutto osservando i dettami della cristianità, del dovere civico e dell’etica professionale di ciascun buon cittadino, rispetto a quanto ci aveva fatto osservare un “certo” Signor Gesù Cristo, del cui verbo, sono duemila anni che se ne parla, e si sono sviluppati importanti affari. E se ci riflettete bene, ci sarà pure un motivo! Più importante e lungimirante di tutti i più professionali “brefing”, dei più qualificati “Consigli d’amministrazione”!
Quanto a noi, che abbiamo osato chiamare in causa un “Testimonial” di così grande prestigio, siamo certi rivolgendoci anche a Voi, di avere scelto un nome importante su cui contare. Non vi stiamo proponendo un grande evento sportivo, né musicale, ma più "semplicemente" culturale. Stiamo parlando di libri, e più in particolare di un libro. Si tratta del III volume della "trilogia autobiografica" di Mario Moccia di Montemalo, il nostro più prolifico autore, che non scrive libri fini a loro stessi, bensì libri come ha detto un giornalista-filosofo Teodoro Luna, scritti per lettori che non sanno e che neppure dubitano degli argomenti trattati dal nostro; un autore senza paura e senza macchia. Il libro é vero, propedeutico, ma soprattutto ciò che non é: politically correct. Non é questo libro un vezzo estetico e sacrosanto da soddisfare per l'autore, editore di se stesso: esso rappresenta lo scrigno di tutte le emozioni che susciteranno nel lettore, insostituibili a nostro avviso proprio per la loro concretezza documentaristica, ancorché tattile e visiva (grazie alla bellissima mostra fotografica sul "brigantaggio"), che lo accompagnerà nella meticolosa presentazione al pubblico,instillando il piacere e la voglia di sfogliarlo.
Prezioso carattere distintivo é la copertina studiata dal giovane figlio artistic-designer Rod www.factart.it ed un preciso lavoro di editing che assicura la perfezione del testo, le cui bozze sono state corrette dal meno giovane figlio Angelo con superlaurea in Antropologia culturale. Se ne dovrebbe concludere con questo, l'importante sforzo intellettuale a tutto beneficio della memoria storico-propedeutica del nostro vivere, segnatamente ai nostri giovani ai quali, tutti, si raccomanda la lettura dell'intera trilogia autobiografica del Moccia.Tutto questo ne fa ( per dirla con il Volpati), una lettura riflessiva per adulti e una lettura davvero alternativa per i più giovani! Non possiamo non associarci anche noi. Ed è con questa certezza che Vi preghiamo, egregi signori, di ricevere la nostra più alta considerazione e stima, unitamente ai nostri più distinti saluti. E prima di passare alle ragioni che ci hanno fatto pensare di chiedervi una doverosa quanto congrua sponsorizzazione, soprattutto collegando l'iniziativa editoriale del Moccia a due eventi in preparazione, il primo nel Sud d'Italia, auspicando di incontrare gli stessi interessi nelle scuole del Nord...
Il secondo in tutto il territorio nazionale nella prima fase congressuale, ed in tutta Europa nelle fasi successive. Quello nell'iniziativa in partenza verso l'autunno nel Sud d'Italia, riguarda la presentazione del volume BRIGANTI A CHI?! presso tutte le Ammministrazioni cittadine che ospiteranno la presentazione del libro e della bellissima mostra sul "brigantaggio" della quale alleghiamo tre fogli esemplificativi. Partendo da Napoli verso la metà di ottobre ( siamo in attesa di concertare le date con gli uffici preposti all'ospitalità), perverremo alla primavera successiva - dopo aver toccato tutte le città più importanti del Sud d'Italia - auspicando di contattare una popolazione di circa 100.000 persone adulte e 50 mila giovani in età scolare di ogni ordine e grado, sostando la mostra una settimana in ogni città, interessando la capillare campagna pubblicitaria tutti i comuni limitrofi. Gran parte della rimanente popolazione, verrà inevitabilmente informata dalla stampa locale che sarà la prima ad essere invitata grazie ad un efficiente ufficio stampa. Le stesse Agenzie di stampa, faranno ripercuotere l'interessante notizia, ai media del centro Nord fino a raggiungere gli uffici della Stampa estera in Roma e Milano, presso le cui sedi si chiederà opportuna ospitalità a conclusione della campagna nel Sud. Grazie alla diffusione del messaggio che il "tour" avrà inteso lanciare, partirà un più mirato manifesto graficamente accattivante, che richiama il progetto-scuola, distribuito sull'intero territorio del Sud ed in tutte le scuole medie e licei coinvolti. Contestualmente, verrà distribuita la documentazione da far avere agli studenti per partecipare ad concorso a loro dedicato, attraverso il quale, chiederemo il parere scritto in forma di analisi sia del libro, sia della collegata mostra, a tutti gli studenti di ogni ordine e grado. Materiale tutto che diventerà un altro libro, e che premierà con una borsa di studio-viaggio culturale, il componimento più interessante, deciso da una commissione formata da insegnanti di scuole medie e universitarie. Su ogni materiale distribuito, in modo più o meno discreto, campeggia - nel nostro caso, il nostro prestigioso sponsor che avrà voluto appoggiare questo sacro impegno di verità, rendendo onore a tutti coloro che sono morti a causa di quell'evento alla cui base c'é quella che bene o male, é stata l'unità di questo bellissimo Paese che é l'Italia! Proprio a dimostrare che esso Sponsor, non é un fatto solo materiale, economico, ma anche un impegno socio-culturale, donde un sicuro ritorno d'immagine soprattutto qualora l'iniziativa editoriale, la mostra ed il concorso medesimo, dovessero ottenere quel successo che si auspica, non solo per gli alti contenuti, ma - anche - per la novità creativa che verrà altresì evidenziata con una serie di conferenze stampa successivi (incontri con i responsabili delle scuole partecipanti, giornalisti e storici più o meno di fama consolidata), nei migliori ristoranti delle Province interessate questa volta dell'intero territorio nazionale, invitando "ad personam", selezionati professionisti del luogo, Amministratori politici, Imprenditori, Camere di commercio, Associazioni di categoria, ricchi o poveri ricchi d'idee ed alcuni uomini e donne di buona volontà".Ai quali il nostro pigmalione non mancherà di presentare anche il volume I della sua "trilogia autobiografica" un libro che sulla quarta di copertina, non mancherà di riportare il messaggio dello Sponsor che ha creduto nella sua operazione di diffusione culturale. Un libro che é una lettura riflessiva per adulti e una lettura davvero alternativa per i più giovani! Vediamo dunque se con questa prima uscita ufficiale (relativa alla nostra "nuova iniziativa")*, riusciamo a spiegarci meglio, tanto più che cominceremo a parlare proprio dello sponsor, o meglio, del main sponsor ( perchè gli sponsor, potranno essere più d'uno. Ma intanto, é sul main sponsor che abbiamo costruito un'analisi finanziaria e di marketing che qui di seguito vi proponiamo, anche se - alcuni - non capiranno molto. Però siamo certi che i vostri cervelloni dell'ufficio Marketing che parlano il nostro stesso linguaggio, sapranno essere i nostri migliori esegeti per promuovere un incontro con noi per interpretare le nostre elucubrazioni sul marketing...

L'inusitata iniziativa editoriale, unica nel suo genere, rafforzando il legame con uno sponsor del livello di Assicurazioni Generali, può raggiungere molto più facilmente (quanto autorevolmente), tutti gli obiettivi di marketing, comunicazione e budget ( attraverso l’adesione del maggiore e miglior numero di Paesi all’Evento, attraverso un’analisi di assessment ( ex ante), utilizzando dei tool di proprietà, sviluppati direttamente. La misurazione/valutazione dell’efficacia, ed il ritorno sull’investimento attraverso analisi quanti/qualitative ( TV e stampa) e qualitative ( sull’audience diretta dell’evento), fanno di "MOSTRA CULTOUR" l’evento con il quale si può raggiungere facilmente ( con un contratto annuale – durata dell’evento - il record di investimento in una Mostra, che oscurerebbe la fama di ogni precedente evento fieristico ( già questo fatto – da solo - una notizia sulla quale la stampa, mostrerebbe tutto il suo interesse e la “generosità” nell’investire il piombo delle rotative tipografiche, e le televisioni l’utilizzo dei migliori tecnici di ripresa, in ogni circostanza ci sia da parlare di Assicurazioni Generali. Infatti, gli obiettivi della sponsorizzazione, ruoteranno sin dalla prima “conferenza stampa –Forum” ( 22 ottobre 2005, a Napoli) e per i successivi dodici mesi dell’Esposizione itinerante ( così come congegnata), fino alla finale milanese dopo essere passata per la città di Roma ospiti dei Gesuiti
( editori di La Civiltà Cattolica, rivista che raccontava i fatti della guerra di annessione nel Sud, mente i fatti si svolgevano), attorno alla crescita della brand awareness, alla creazione di uno stretto rapporto con la proprietà editoriale, fino alla finale torinese, Città nella quale, gli Amministratori, ospitando la mostra sul "Brigantaggio", renderanno " l'onore delle armi" agli antenati degli attuali meridionali, in un effettivo grande gesto etico di vera e sostanziale riconciliazione nazionale, occasione nella quale a furor di popolo, garriranno felici nel vento le bandiere tricolori, colori di un Popolo finalmente unito nella fratellanza universale. Nella piazza più importante di Torino, le migliaia di spettatori, non mancheranno, dopo aver visitato la mostra, di veder sfrecciare alzando gli occhi al Cielo, le nazionali "Frecce Tricolori" cui seguirà un lancio di Paracadutisti tra i quali ci sarà anche l'autore del libro, già paracadutista militare, nonostante oggi sia portatore di un'emiplegia causata da ictus. Per tutto questo, si presume che la cifra utile da chiedere allo sponsor, debba essere una cifra record di 5 mln di euro, un investimento record a sua volta per questo genere di iniziativa, di grande cultura e per questa somma, dare più forza alla notizia, aprendo anche, un sito Internet ad hoc, per interagire con i visitatori della “mostra cultour" in ogni anfratto del Paese Italia, e nel mondo, oltre all'attivazione di una serie di azioni di p.r. . Con “MOSTRA CULTOUR" – dunque – abbiamo valutato essere una piattaforma ideale di marketing per raggiungere nel Mondo interessato al nostro evento, un bacino potenziale di oltre 150 milioni di contatti tv. E di 50 milioni di contatti stampa. Diretti e indotti. Senza voler contare il numero di visitatori in ogni circostanza geografica, in un territorio come l'Italia, che colleziona da solo, il 98% del patrimonio artistico del Pianeta. Massima visibilità dunque, per un evento nato semplicemente per la voglia di scrivere un libro-verità anche la sede storica delle Generali Assicurazioni nella cui città si potrebbe tenere l'azione conclusiva di quest'iniziativa itinerante, con uno spettacolo allo studio. Questa, secondo un nostro autorevole amico esperto di sponsoring, l’analisi che va fatta per avvicinare il miglior sponsor possibile, chiedendo una cifra che ( come – giustamente – asserisce il nostro analista), potrebbe costituire un altro grande motivo di interesse del mondo della stampa, di fronte al pagamento di una cifra record, nel mondo delle sponsorizzazioni culturali. Ma noi, promotori dell’iniziativa, no. Non vogliamo che questa notizia metta in ombra l’evento da noi creato. Ragion per cui, ci accontenteremo di 2,5 mln. di euro. A meno che lo sponsor da noi sollecitato, insista per versarci 5 mln.di euro! La cifra esatta per non avere neppure la più piccola smagliatura nella rete da noi tessuta.
P.S. Oltre alle frecce tricolori ed il lancio spettacolare di 200 paracadutisti "tricolori", ed il concorso scuole, l'organizzazione, non mancherà di ospitare nelle diverse - utili circostanze - artisti di fama nazionale e talvolta internazionale (secondo il budget utile), cantanti, attori, scrittori stessi, dedicando una serata televisiva in prime-time a tutti i rappresentanti dello Sponsor, ospiti, secondo le esigenze commerciali dello Sponsor, nell'occasione conclusiva di Torino oppure nella città stessa dello Sponsor!
Ringraziando per l'attenzione, ed in attesa di un gradito quanto tempestivo cenno di gradimento per la proposta, ci é grata l'occasione per porgere i nostri più cordiali saluti, unitamente alla nostra più ampia considerazione e stima.
L'ufficio Relazioni Pubbliche
dott.ssa Giulia Bertoldo

Acquisto Trilogia Mario Moccia

La nostra casa editrice, veramente alternativa, non segue il classico circuito librerie, ma preferisce creare delle manifestazioni direttamente organizzate per il pubblico lettore che ha così la possibilità di incontrare direttamente gli autori per un rapporto più umano e diretto con chi si sforza di dire cose importanti, dirette al lettore (di cose scritte per lui, e non per "fare soldi"), come inviti al ristorante della propria città, eventi culturali itineranti come "MOSTRA CULTOUR", oppure come un Congresso per la Rifondazione del Sacro Romano Impero!
Se intenzionati ad acquistare i libri di Mario Moccia di Montemalo, inviare una mail con richiesta specifica di quale libro si desidera acquistare e verrà direttamente spedito al vostro indirizzo.
Importante specificare il volume, l'indirizzo dove deve essere recapitato il pacco, e sopratutto se iscritti al Club d'Europa per la rifondazione del Sacro Romano Impero.
Solo fino a Dicembre per chi volesse partecipare al progetto attivamente, sempre nella mail specificare la zona di residenza, e le vostre potenzialità sfuttabili dal progetto; a tutte queste persone verrà ovviamente applicato uno sconto del 30% su ogni libro acquistato.

Per tutti i tipi di domande, curiosità, acquisti, iscrizioni e documentazioni varie comunicate direttamente con Mario Moccia di Montemalo all'indirizzo mail

mariomoccia@gmail.com

che nel minor tempo possibile -tenendo conto delle numerosissime mail giornaliere- vi risponderà dettagliatamente.

Grazie Uff.stampa IsidEEdizioni.